SphereCube è un’azienda che inizia la sua avventura con l’obiettivo di risolvere i problemi dell’industria dei compositi:

  • Ridurre gli scarti e l’impatto ambientale;
  • Abbassare i costi di produzione;
  • Ridurre il time to market;
  • Eliminare l’utilizzo degli stampi per la produzione di piccoli lotti;
  • Aumentare la ripetibilità nella produzione di componenti in composito.

Nel tempo si concretizza e deposita il suo primo brevetto. Contemporaneamente, matura anche la consapevolezza che la stampa 3D di compositi a matrice termoindurente rivoluzionerà il mondo della produzione industriale.

Attualmente sono in fase di sviluppo tecnologie che permettono di volgere uno sguardo al futuro del mondo della produzione industriale.

La tecnologia SphereCube non utilizza il laser. Ciò che la distingue dalle altre tecniche di stampa è l’utilizzo di una resina termoindurente (epossidica) che indurisce per mezzo del calore e non degli UV, la quale impregnando un filamento di rinforzo continuo permette il raggiungimento di prestazioni meccaniche superiori.

Il principio di funzionamento è semplice: si ha una coestrusione della resina termoindurente allo stato liquido e del filamento di rinforzo continuo (tipicamente fibra di carbonio), i quali vengono depositati sul piano e compattati da un rullo. Successivamente, si ha una fase di polimerizzazione sotto pressione in forno o in autoclave.

I materiali attualmente utilizzati sono resina epossidica e fibra di carbonio, ma possono essere utilizzate tutte le resine termoindurenti con determinate caratteristiche di viscosità e tempo di cura e tutti i filamenti di rinforzo (vetro, kevlar, lino, canapa).

Un aspetto chiave risiede nell’ottimizzazione della direzione delle fibre al fine di massimizzare la resistenza del componente in una determinata direzione.

Può essere utilizzato qualsiasi CAD per la progettazione. Il file con estensione .stl che verrà esportato sarà caricato nel software proprietario LACE® per la scelta dei parametri di stampa.

Rispetto alle tecnologie di stampa tradizionali, l’utilizzo di filamenti continui e resine termoindurenti aumenta di un ordine di grandezza le proprietà dei componenti.

L’utilizzo di stampi per creare parti tridimensionali risulta una limitazione, ma nonostante ciò, questo permette di ottenere componenti con le fibre orientate anche al di fuori dal piano.

La tecnologia SphereCube segue un processo che permette la creazione di una preforma in maniera completamente automatizzata, offrendo libertà di forma e complessità geometriche non ottenibili con i metodi tradizionali. Inoltre, tale procedura, non genera sfridi di lavorazione.

Sono diversi i settori in cui vengono trovate le applicazioni più efficaci per la tecnologia SphereCube:

  • Aerospaziale;
  • Automotive;
  • Biomedicale;
  • Sportivo.

In ognuno di questi settori, il vantaggio competitivo che offre la tecnologia SphereCube rispetto a metodi di produzione tradizionali risiede nella facilità di produzione per tutti quei casi in cui si necessità di forme complesse o alleggerimento delle strutture.

Se sei interessato all’argomento, vuoi maggiori informazioni oppure sei un’azienda ed hai bisogno di un preventivo personalizzato, visita il sito dedicato o, in alternativa, contattaci. Ti risponderemo quanto prima.

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